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Street Food: il cibo del futuro?

Articolo in italiano

Il consumo di cibo per strada consente di mangiare in maniera più informale, più rapida, e meno costosa rispetto al consumo di cibo in luoghi di ristoro; per tale motivo, questa forma di alimentazione viene preferita rispetto a modalità più formali di consumo, tanto da fargli occupare un posto importante nell’alimentazione umana: stime della FAO indicano in 2,5 miliardi di persone al giorno il numero di coloro che si alimentano in questo modo (dati 2008).
Roma, Italy, Food and Agriculture Organization of the United Nations

 
Negli ultimi anni, anche a causa dei cambiamenti negli stili di vita sempre più frenetici oltre che orientati alla produttività e all’efficienza, lo street food sta avendo un’ampia diffusione.
Sempre più spesso, infatti, ci viene difficile metterci ai fornelli e accomodarci a tavola per gustare un pasto da noi preparato. Proprio per questi motivi lo street food (letteralmente cibo di strada) sta guadagnando sempre più campo in ambito gastronomico ed è proprio a questa tipologia di alimenti che vorremmo dare spazio e voce in questa rubrica.
 

Ma di cosa si tratta esattamente?
La FAO – organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – definisce street food o cibo da strada, tutti quegli alimenti e quelle bevande già pronti per essere consumati.
Solitamente vengono venduti e talvolta anche preparati in luoghi pubblici come la strada, i mercatini, le fiere e, in alcuni casi, anche in piccoli locali da commercianti ambulanti o tramite distributori automatici.
 
La chiave del loro successo consiste nel fatto di poter essere consumati in maniera più rapida, informale e meno costosa rispetto ai comuni ristoranti. Rientrano in questa categoria i fast food e i cibi da asporto ma anche gli snack e gli spuntini.
Il cibo di strada però non è un fenomeno caratterizzante esclusivamente l’epoca attuale. Già ai tempi dell’Impero romano, infatti, era comune da parte della popolazione consumare i pasti in piedi e rapidamente in locali affacciati sulla strada, chiamati tabernae. Questi locali erano frequentati principalmente da viaggiatori di passaggio e dai poveri che non sempre avevano a disposizione strumenti e spazio per cucinare in casa. Numerosi erano anche i venditori ambulanti (lixae) che esponevano le loro merci – pane, frittelle, salsicce, ecc. – su bancarelle smontabili.
 
Il consumo di pasti presso venditori ambulanti aumentò con l’industrializzazione e l’entrata delle donne nel mondo del lavoro. Ai giorni nostri, come un circolo che si chiude, lo street food torna a fare tendenza. Il cibo ready-to-eat si sta infatti rapidamente evolvendo, sia qualitativamente sia quantitativamente, diventando sempre più oggetto di attenzione da parte di chef rinomati, critici, imprenditori e consumatori.
 

Dati e curiosità

  1. Ogni giorno circa un terzo della popolazione mondiale (2.5 miliardi di persone) consuma cibi
    ready-to-eat
  2. Lo Streetfood più consumato al mondo è il Taco
  3. La città con più venditori di Streetfood, ben 20’000, è Bangkok che provvedono al 40% del fabbisogno cittadino
  4. Le app dedicate alla ricerca dello Streetfood sono sempre più scaricate
  5. I 10 paesi più ricercati sono: Singapore, Australia, USA, Pakistan, Canada, Filippine, Inghilterra, Irlanda, Nuova Zelanda e Malesia

 
Fonti:

DE

Streetfood: Die Ernährung der Zukunft?
 
Streetfood wird immer populärer. Je hektischer und effizienzgetriebener unser Lebensstil, desto weniger Zeit verbringen wir an Herd und Küchentisch. So konsumiert heute ungefähr ein Drittel der Weltbevölkerung täglich Fertiggerichte, und insbesondere Streetfood (wörtlich “Essen von der Strasse”) erlebt einen rasanten gastronomischen Aufschwung. Grund genug, in der vorliegenden Rubrik näher auf das Thema einzugehen und zu fragen: Was ist Streetfood eigentlich genau?
 

Die Welternährungsorganisation definiert all jene Speisen und Getränke als Streetfood, die zum Sofortverzehr geeignet sind. In der Regel werden sie auf der Strasse, auf Märkten, Messen oder anderen öffentlichen Flächen verkauft, wo sie oft auch zubereitet werden. Einige Strassenküchen haben Sitzgelegenheiten und Tische, und gar Automaten bieten Streetfood an. Das Erfolgsrezept: Die Verpflegung erfolgt schneller und günstiger als in herkömmlichen Restaurants, und die Auswahl ist gross.
 
Nun, das “Essen von der Strasse” ist kein neues Phänomen. Bereits bei den alten Römern war es üblich, dass sich insbesondere Reisende und arme Leute (die oft über keine eigene Küche verfügten) in sogenannten Tabernae und an temporär aufgebauten Verkaufsständen fliegend verpflegten. Damals verbrachten die Menschen ihre Tage meist ausser Haus, wo sie sich denn auch gleich verköstigten. Ein Phänomen, das später mit der Industrialisierung und dem Eintritt der Frauen ins Erwerbsleben weiter zunahm. So schliesst sich der Kreis: Streetfood ist wieder “in” und zieht heute renommierte Köche, Kritiker, Unternehmer und Konsumenten gleichermassen in den Bann.
 
Zusammenfassung aus dem Italienischen: Isabelle Schürmann, Übersetzerin ZHAW