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Alimentari di provenienza UE: il Consiglio nazionale intende abolire il c.d. principio Cassis de Dijon

Nel 2000, in Svizzera è entrato in vigore il principio secondo cui prodotti provenienti dall’UE e ivi ammessi in commercializzazione possono essere importati anche in Svizzera, previa specifica autorizzazione dell’USAV (Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria), sebbene non rispettino tutti gli standard svizzeri. Tale principio vale anche per i prodotti alimentari (v. un nostro precedente articolo in questa stessa rubrica).
Invece, in data 6.5.15, il Consiglio nazionale – con 109 voti a favore, 65 contrari e 8 astenuti – si è espresso per la soppressione di tale principio con riferimento proprio ai prodotti alimentari.
 
La proposta passa ora al Consiglio degli Stati. In caso di approvazione anche da parte della seconda camera, determinati prodotti – per la verità non tanti: una speciale forma di prosciutto e qualche tipologia di formaggi – dovrebbero sparire irrimediabilmente dai nostri.
 
La norma è stata introdotta con l’intento di favorire i consumatori, ma i risultati attesi non si sono verificati; infatti, ben pochi sembra siano stati i prodotti ammessi seguendo tale particolare procedura.
 
Peraltro, secondo i sostenitori di tale principio, tale limitazione alle importazioni non avrebbe nulla a che fare con una sana strategia di qualità, bensì costituirebbe espressione di specifiche lobby, piuttosto interessate a evitare la libera circolazione di simili prodotti.