Un angolo di Toscana nel Mendrisiotto
 
Immersa tra i vigneti, contornata dai boschi e avvolta da quell’aria tersa e tipica dei luoghi salubri, Brusata di Novazzano spicca per la sua piccola e invidiabile realtà.
 
In effetti ricorda molto i tipici paesini della Toscana collinare: la vigna che si insinua nelle macchie boschive, rubandone lo spazio prezioso; le antiche abitazioni che si alternano alle case più moderne, creando una sorta di patchwork con i campi coltivati.
 
Stuoli di passerotti, merli e pettirossi, coadiuvati nel loro querulo ruolo di canterini da qualche insistente tortora, allietano i meriggi estivi quando, languidamente seduti su di una chaise longue al fresco degli alberi ombrosi, socchiusi gli occhi, è facile godere di un fugace riposo.
 

 
All’interno di Brusata, sulla piccola Piazza delle Riforme, ora chiamata più semplice nel 1700, è stato attribuito l’appellativo di “Castello di Brusata“.
 

Questo nome gli deriva dalla presenza di una torre, ma se la escludiamo, in realtà non ha nulla del tipico castello. E’ un bel palazzo signorile, oggi dipinto in un caldo tono di giallo che ospita tra le sue mura una realtà turistica semplice ma di classe: la Guest House Il Castello di Brusata.
 
Solo 9 posti letto in cinque camere semplici ma confortevoli, ognuna col suo bagno privato e una stanza comune, dove poter scambiare due parole con gli altri ospiti, gustare una buona tisana o un corroborante caffè. Niente sfarzi o camere stile grande albergo, ma una rassicurante semplicità che deriva dal gusto e dalla classe che contraddistingue le scelte dei proprietari, Sylvie e Marco.
 
Le prime colazioni,salutari classiche e alla bisogna personalizzate (è possibile accogliere ospiti celiaci, per esempio) vengono servite in un ambiente simpatico e décontracté, davanti al caminetto, in inverno, o nella loggia interna del palazzo nei mesi più caldi.
 
I momenti di relax, passati ai bordi della piscina, nel silenzio della natura, sono indimenticabili e rigenerano il corpo e lo spirito.