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Mulino Maroggia: tradizione e innovazione

A causa della globalizzazione e del conseguente accorciamento delle distanze, abbiamo visto comparire sempre di più sulle nostre tavole cibi esotici, trascurando spesso i buoni prodotti di casa nostra.
 
Negli ultimi tempi però questa tendenza sta in parte scemando, facendoci volgere lo sguardo verso prodotti semplici e genuini del nostro territorio. Esempio calzante di risveglio di questa nuova sensibilità è il Mulino Maroggia, che vanta una lunga tradizione nella lavorazione dei grani, duri e morbidi, coltivati in Ticino, in grado di garantire farine di ottima qualità.
 
Fonti: www.mulinomaroggia.ch

I laminatoi, rompono e riducono il chicco in farina
Fonte: www.mulinomaroggia.ch

Il Mulino Maroggia offre l’opportunità a ogni pizzaiolo professionista di personalizzare su richiesta la propria miscela permettendogli in questo modo di esprimere al meglio le proprie capacità, arrivando fino a brevettare la ricetta. La linea “Cucina Italiana” infatti ha proprio l’obiettivo di coniugare le conoscenze tecniche del mugnaio con la pratica del pizzaiolo esperto, creando in questo modo un ponte di collegamento tra la tradizione italiana della pizza e l’innovazione.
 
Caratteristiche salienti delle farine del Mulino Maroggia sono senza dubbio l’elevata estensibilità, la fragranza del prodotto finito e, nel caso di lavorazioni a lunga lievitazione, la digeribilità e la leggerezza degli impasti; fattore, quest’ultimo, importante, dato che la pizza sta diventando un pasto sempre più frequente, perché completo e variegato!
 
Negli ultimi tempi il Mulino Maroggia si rivolge anche ai clienti privati. Infatti, sulla scia della tendenza alla riscoperta della “buona pizza” – da piatto “banale” a vero e proprio piatto d’arte totalmente personalizzabile – e in collaborazione con Migros Ticino, il Mulino propone farina professionale in formato casalingo (500 e 1000 gr.). Il formato da mezzo chilo rappresenta la giusta dose per tre persone e consente quindi di evitare inutili sprechi.
 
Semolatrici e burattiFonti: www.mulinomaroggia.ch

Semolatrici e buratti
Fonte: www.mulinomaroggia.ch

Questo pratico formato – al pari di quello utilizzato nelle pizzerie – è composto da una miscela di farina di grano tenero (Triticum Aestivum) e semola rimacinata di grano duro (Triticum Durum).
 
Quest’ultimo, il grano duro, proviene dall’azienda Terreni alla Maggia, produttrice peraltro pure del rinomato riso ticinese; mentre il primo – il grano tenero – viene coltivato da una trentina di aziende agricole nel piano di Magadino, in Riviera e nel Medrisiotto.
 
La semola rimacinata, oltre a rendere la pizza croccante e la crosta leggermente ruvida, facilita la stesura della pasta e favorisce la lunga lievitazione. La miscela è pure adatta alla produzione di pasta fresca e alla panificazione tipo Altamura, oggi in voga presso le pizzerie come pane da tavola per chi non mangia la pizza.
 

Un pò di storia…
Fonti: http://www.mulinomaroggia.ch

Vista esterna del mulino nel 1930
Fonte: www.mulinomaroggia.ch

Nel 1888 la famiglia Stadlin, un’antica famiglia di mugnai originaria di Zugo, acquista prima il mulino Raggi e Contestabile situato a Maroggia e poi, nel 1904, una riseria che verrà demolita per lasciare posto all’attuale mulino. Quest’ultimo, proprio per le origini dei suoi fondatori, si chiamerà “Untermühle Zug filiale di Maroggia” fino al 1952.
 
Il nuovo mulino è servito da un binario privato, esistente tutt’oggi, che ne garantisce l’approvvigionamento e inizia la sua produzione nel 1924. Fra gli anni 1940-1950 si attuano interventi di miglioria per ingrandire sia il mulino sia i suoi magazzini portandolo a raggiungere le dimensioni attuali e in più viene eretto un secondo silo di cemento.
 
Un altro grande intervento d’innovazione, che di fatto rende il mulino completamente automatizzato, viene effettuato nel 2000: il reparto macinazione viene dotato di macchine più moderne e sofisticate, vengono edificati nuovi sili di stoccaggio e viene rimodernato il reparto d’insacco.

 

Una curiosità
Il primo agosto 1998, a causa di un violento nubifragio, il mulino viene completamente allagato: i macchinari, le scorte dei prodotti finiti e gli immobili subivano danni ingenti.
 
Tuttavia l’attuale proprietario, Luigi Fontana, spinto dalla volontà di mantenere viva la tradizione di molitura e dalla volontà del figlio Alessandro di continuare l’attività, ha totalmente ristrutturato il mulino, portandolo a nuova vita. Non solo passione, quindi, ma anche determinazione e forza di volontà sono tipiche caratteristiche della famiglia Fontana.

 
Galleria foto (Sara Di Giulio)